“Il far progetti e il formar propositi porta con sé molti buoni sentimenti; chi avesse la forza di essere per tutta la sua vita nient’altro che un fabbricatore di progetti, sarebbe un uomo molto felice”.
(Friedrich Nietzsche)
Con l’arrivo del nuovo anno le persone elencano dei nuovi propositi da raggiungere, con l’intento di migliorare qualcosa in loro e nella propria vita, a volte sono progetti che si erano presi per l’anno precedente, altre volte si vuole dare proprio una svolta alla propria vita. Tuttavia, spesso i programmi per il nuovo anno naufragano velocemente dopo poche settimane o mesi, ma come mai è così difficile mantenere i nostri buoni propositi?
Dobbiamo innanzitutto chiederci se gli obiettivi che ci prendiamo sono più vicini alla realtà o più dei sogni? Se un obiettivo è troppo complicato da raggiungere la probabilità di lasciare prima del raggiungimento è più alta, poiché la nostra autostima e la nostra autoefficacia ne risentono, anzi percepiremo un senso di fallimento e di delusione. Quindi non è la motivazione che ci manca, quanto il fatto che gli obiettivi che ci siamo presi non siano adatti a noi e al periodo della vita che stiamo vivendo.
Quante cose vuoi fare? Spesso vorremmo impegnarci in numerose attività, andare in palestra, seguire un corso di lingue, fare un viaggio, riordinare la casa ecc, ma se ci prefiggiamo troppi obiettivi finiremo per non raggiungerne neanche uno. È importante selezionare i propositi che ci diamo, fare una lista, non troppo lunga, inoltre i nostri obiettivi non dovrebbero essere incompatibili tra loro e non troppo vaghi, ad esempio impegnarsi di più è troppo vago per impegnarci a raggiungerlo.
Per raggiungere i nostri obiettivi è anche importante la programmazione, Masicampo e Baumeister sottolineano come sia importante investire in un piano specifico per un obiettivo, questo libera le risorse cognitive per altre attività. Ciò significa che programmare ci aiuta sia a raggiungere l’obiettivo che ci siamo dati e sia a proseguire con gli altri impegni che ci siamo presi, poiché la pianificazione permette di investire le energie in ulteriori attività dal momento in cui possiamo smettere di pensare ad un dato obiettivo.
Come possiamo scegliere meglio i nostri obiettivi?
Scriviamo una lista di obiettivi che vorremmo raggiungere, inseriamo tutti quelli che ci vengono in mente senza valutare inizialmente la loro probabile realizzazione. Successivamente la rileggiamo e individuiamo quali sono importanti per noi e che desideriamo realmente, ovvero quali concorrono al nostro benessere fisico e mentale.
Un passo importante è valutare quali sono gli obiettivi realizzabili in base alle nostre risorse consideriamo quindi impegni professionali e familiari, investimento economico, per calcolare anche il tempo e il costo che richiederà raggiungere quell’obiettivo. Potrei desiderare di leggere almeno un libro a settimana, questo però potrebbe diventare difficilmente realizzabile sia per una questione di tempi che, a lungo andare, economica, quindi potrei abbassare l’aspettativa impegnandomi nel leggere un libro al mese.
Il passo successivo è selezionare solo alcuni obiettivi, in questo punto è rilevante suddividere tra obiettivi a lungo e breve termine, un obiettivo a lungo termine potrebbe essere perdere peso mentre uno a breve termine riordinare l’armadio. E’ opportuno prendersi un numero limitato di impegni a lungo termine, poiché più difficili e impegnativi da conseguire.
I nostri obiettivi devono essere specifici, chiari e facilmente misurabili. Se ci prendiamo l’obiettivo di impegnarci di più è bene definire in che ambito e soprattutto cosa significa per noi? Ad esempio, se volessi impegnarmi di più in ambito lavorativo, per me significa lavorare più ore a settimana o migliorare i rapporti con i miei colleghi di lavoro?
Per raggiungere i nostri obiettivi possiamo aiutarci scomponendoli in tappe intermedie, come per arrivare a padroneggiare una lingua frequenterò gradualmente corsi con livelli sempre maggiori, ugualmente farò per altri obiettivi, come perdere peso. Raggiungere traguardi intermedi aumenta la nostra autostima, possiamo gratificarci con i nostri successi!
Fondamentale è darsi una scadenza, sia per l’obiettivo finale che per gli obiettivi intermedi, in questo modo è più semplice verificarli, correggerci se stiamo fallendo e ed essere soddisfatti se stiamo avendo successo.
Durante il nostro percorso dobbiamo mettere in conto possibili fallimenti, spesso non sviluppiamo, erroneamente, neppure un piano d’azione per affrontare gli ostacoli, ritrovandoci impreparati quando arriva un momento negativo. È importante non abbattersi quando si incontrano difficoltà, si può modificare la propria tabella di pianificazione e adattarla alle nostre esigenze del momento.
Condividere i tuoi obiettivi con qualcuno ti aiuta a mantenerli perché potrà spronarti, sostenerti, aiutarti e festeggiare con te i buoni risultati che otterrai. Se ti fa piacere puoi condividere la tua lista con noi!
Buon anno!
Tania Morelli
Nata a Trento nel 1990, dopo la laurea in Studi Internazionali ha scelto di modificare il proprio percorso e si è avvicinata alla psicologia. Durante un periodo in cui ha vissuto in Germania si è interessata all’integrazione degli italiani nel Paese, argomento della sua tesi di laurea con la quale si è laureata in Psicologia clinica presso l’Università degli Studi di Torino nel 2017. L’interesse per la giurisprudenza l’ha portata a concludere un Master in Psicologia Giuridica presso l’ITAT di Torino e dal 2019 collabora con il Tribunale di Trento come consulente psicologo. Tania è specializzanda in psicoterapia dinamica integrata presso il Centro Psicologia Dinamica di Padova.
Si è avvicinata al mondo delle dipendenze grazie al tirocinio post lauream ed attualmente lavora presso la Comunità Terapeutica la Casa di Giano.
2 Commenti. Nuovo commento
Utile. Grazie
Grazie sempre ottimi consigli! Auguri, BUON ANNO….