Tempo di bilanci e rinnovo delle cariche, seppur in ritardo per l’emergenza Covid _19, nel Centro Trentino di Solidarietà.
Concludendo l’esercizio 2019, il Consiglio direttivo del CTS è arrivato al termine del mandato triennale. Il Presidente Marco Pederzolli, nell’Assemblea Soci del 24 luglio, ha ripercorso puntualmente i risultati raggiunti, ponendo le basi per proiettare con rinnovato entusiasmo l’organizzazione nel futuro.
“La nostra – ha ricordato – è una comunità fatta di persone attive nell’affrontare problematiche legate alle dipendenze patologiche, sia da sostanze che comportamentali, e correlate all’HIV-AIDS. È un gruppo di persone, riconosociuto positivamente sia a livello provinciale sia nazionale, che, con competenze e sensibilità diverse, cerca di dare un’assistenza al passo con i tempi e rispondere alle nuove forme di disagio”.
Presentati i miglioramenti terapeutici, organizzativi e strutturali portati avanti negli ultimi tre anni, ringraziati tutti i collaboratori, i responsabili, gli operatori e i volontari, pilastri dell’associazione, nella sua relazione morale il Pederzolli si è focalizzato sulle collaborazioni del CTS con varie realtà del sociale, col mondo della scuola e con il territorio.
“La sfida più grande sarà l’essere capaci di leggere i tempi ed i contesti per centrare le scelte più opportune. – evidenzia il presidente uscente – Quotidianamente assistiamo ad un contrinuo cambiamento delle persone che bussano alla nostra porta”.
Il CTS in questi ultimi tre anni ha sviluppato il Centro “Ricerca & Studio”, plurale e progettuale, crogiolo dell’innovazione dell’organizzazione in tutte le sue sfaccettature: ricerca, formazione, progettazione, rapporti con le realtà esterne). Promotore di nuove proposte ad integrazione delle attività normali della casa, affianca e completa il percorso di cura. “Sarà quest’ambito che potrà offrire opportunità qualificanti di reinserimento per i nostri ospiti e l’analisi per aprire alle nuove forme di disagio sociale e di prevenzione”.
Importante per i prossimi tre anni lo sviluppo del Verde, grande peculiarità di Casa Giano. Un settore che dovrà crescere nell’ottica di una gestione ottimale divenendo opportunità di inserimenti lavorativi.
Un obiettivo futuro è rappresentato dalla valorizzazione di Maso Sembenotti di Padergnone, attraverso la cura di un parco mediterraneo in collaborazione con l’associazione Oasi e altre realtà della Valle dei Laghi.
È stata rimarcata la collaborazione con l’Associazione Famiglie “Progetto Uomo”, presieduta da Oscar Setti, a capo di un gruppo di famiglie e di volontari sempre presenti con il loro “esserci”. Sarà necessario non far assopire questa relazione costruita in tanti anni di lavoro nel disagio e nella sofferenza alla ricerca di un benessere individuale e familiare, nell’abitudine, ma rinverdire sul lungo periodo e mettersi in discussione con nuove possibilità.
Nel complesso tutto quello che questa organizzazione fa e farà nel settore delle dipendenze è teso a ricostruire un equilibrio ed a portare chi ne è coinvolto ad una visione dell’esistenza proiettata alla ricerca di senso e aperta all’incontro con gli altri.
L’auspicio è un’organizzazione che possa crescere e consolidarsi come valido rifugio per l’uomo nelle frequenti burrasche che lo sconvolgono nella società moderna.
L’Assemblea è proseguita con l’approvazione del bilancio consuntivo 2019 presentato dalla Vice presidente Marianna Sebastiani e dalla Revisore dei Conti Giovanna Pojer.
Si è concluso con l’elezioni dei membri del nuovo consiglio.
Sono stati eletti all’unanimità:
Clementi Patrick, Pederzolli Marco, Recla Nicola, Sebastiani Marianna, Setti Oscar, Cologna Nicola, Azzolini Luciano.
Come di consueto è stato nominato l’organo di controllo costituito dai tre Commercialisti e Revisori:
Giovanna Pojer, Antonino Guella, Mario De Vito.
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