Informazioni base:
Dislivello: 189 m
Difficoltà: facile, adatto a famiglie e bambini
Attrezzatura: consigliate scarpe da trekking
Stagione ideale: primavera ed estate per apprezzare il bosco rigoglioso e verdeggiante.
Non adatto a passeggini e carrozzine.
Partiti a piedi da Casa di Giano, siamo scesi lungo la via di Maiano verso l’abitato di S. Massenza. Costeggiamo la roggia, con uno sguardo alla distesa di pergole presenti nella vallata, fino all’indicazione per il sentiero di Fugé.
Imbocchiamo il sentiero di Sora Vai che diventa sempre più stretto.
Percorriamo alcuni sentieri di campagna (attenzione: causa crollo del muretto di sostegno, un tratto di una decina di metri deve essere percorso con prudenza) e, arrivati alla carrabile che scende al paese, proseguiamo in salita dove calpestiamo una bellissima antica pavimentazione in pietra con uno scorcio del lago di Santa Massenza sulla destra.
Arriviamo così in prossimità del viadotto della statale.
Tenendosi a monte della strada principale, sempre su strade bianche, si giunge a Vezzano nei pressi del distributore. Attraversata la statale, tramite un sentiero che passa immediatamente a lato del mobilificio Chemelli il percorso tocca il Teatro Valle dei Laghi e il parco attiguo.
Si inizia a percorrere il sentiero geologico Stoppani (famoso per i pozzi glaciali chiamati “le marmitte dei giganti”) fino al Casino del Bersaglio (poligono di tiro costruito ai tempi dell’Impero Austro-Ungarico). Il tracciato è molto vario. Si passa da strada carrabile a strada forestale, a sentiero battuto e a sentiero roccioso.
Dopo la pausa pranzo presso il parco giochi, si segue sempre il sentiero Stoppani lungo il tratto sud, fino ad arrivare al “Bus dei Poieti“, il pozzo più spettacolare con i suo 15 metri di profondità e 11 metri di diametro. Terminata la visita a questo pozzo, con l’imperdibile discesa sul fondo per mezzo di una scala aerea, abbiamo continuato a seguire il sentiero 619B fino ai ruderi della chiesetta medievale di San Martino con vista del Lago di Toblino.
Dopo una breve sosta abbiamo iniziato la discesa verso l’abitato di Padergnone passando per il Mas del Seco, per poi ricongiungerci, attraverso alcune strade di campagna, al sentiero percorso la mattina e ritornare quindi alla comunità.
1 Commento. Nuovo commento
Che bellissimo giro…. e ben spiegato…. Sembrava di essere con voi…. Bene….. Bravi.. Eravate in tanti? Ciao a tutti.