Venti giovani delle parrocchie di Trento Nord hanno vissuto un’esperienza indimenticabile a Casa di Giano, un luogo di accoglienza e speranza per chi cerca di ricostruire la propria vita dopo il buio delle dipendenze. Per un giorno, i ragazzi hanno offerto il loro tempo e le loro energie, impegnandosi in attività di servizio e condivisione che li hanno arricchiti non solo come gruppo, ma anche come individui.

I giovani hanno collaborato in varie attività pratiche, come la manutenzione degli spazi comuni e l’organizzazione di momenti di convivialità con gli ospiti della struttura. Ma l’esperienza non si è fermata al lavoro manuale: i ragazzi hanno avuto l’occasione di ascoltare le storie di vita delle persone accolte in comunità. Questi incontri hanno rappresentato un’occasione unica per confrontarsi con chi ha vissuto esperienze di dipendenza, ascoltando non solo le difficoltà affrontate, ma anche il coraggio e la determinazione di chi lotta ogni giorno per un futuro migliore.

Un momento particolarmente toccante è stato l’incontro serale con Davide, un testimone che ha condiviso il suo percorso di rinascita. Dopo anni segnati dalla tossicodipendenza e dalla delinquenza, Davide ha trovato una nuova strada grazie alla fede. Con parole sincere e profonde, ha raccontato la sua caduta e il cammino verso la redenzione, fatto di sacrifici, sostegno da parte di chi ha creduto in lui, e una rinnovata fiducia nella vita.

“Non è stato facile, ma ho capito che con la fede e con l’aiuto delle persone giuste si può rinascere,” ha detto Davide. Le sue parole hanno lasciato un segno nei cuori dei ragazzi, dimostrando che anche nelle situazioni più difficili esiste sempre una via di uscita.

Al termine dei due giorni, ogni giovane ha scelto una parola per descrivere l’esperienza vissuta. Queste parole racchiudono le emozioni, le riflessioni:

Consapevolezza: di quanto sia importante riconoscere le proprie fragilità.

Forza di andare avanti: ispirata dalle storie ascoltate.

Volontà di cambiare: perché il cambiamento è possibile per tutti.

Cambiamento: come percorso che richiede impegno e perseveranza.

Speranza concreta: che nasce dal vedere esempi di riscatto.

Accoglienza: come base per costruire una comunità autentica.

Aiuto: dato e ricevuto con umiltà e gratitudine.

Coraggio di raccontare le proprie debolezze: per trasformarle in forza.

Apparenza: per superare ciò che è superficiale e andare oltre.

Riflettere: sull’importanza delle scelte e del sostegno reciproco.

Perseveranza: come chiave per affrontare le difficoltà.

Smarrimento: il primo passo per ritrovare la strada.

Letame: simbolo di ciò che può diventare fertile terreno per rinascere.

Normalità: per capire che tutti possono cadere, ma anche rialzarsi.

Questi due giorni a Casa di Giano hanno lasciato un segno profondo nei giovani delle parrocchie di Trento Nord. Attraverso il servizio e l’ascolto, hanno compreso che la vera forza sta nella comunità e nella capacità di non arrendersi mai, anche davanti alle sfide più dure.

Casa di Giano è stata per loro non solo un luogo di servizio, ma un simbolo di speranza e di possibilità, dove il buio delle dipendenze può lasciare spazio alla luce del riscatto.

I ragazzi sono tornati a casa con un bagaglio di emozioni e riflessioni, consapevoli che il servizio non è solo un gesto di aiuto, ma anche un modo per crescere e imparare a guardare il mondo con occhi diversi.

Casa di Giano, con le sue storie di dolore e rinascita, ha offerto loro una lezione preziosa: non importa quanto profondo sia il buio, c’è sempre una luce che può guidare verso una nuova vita.

A.S.