Un film scritto e diretto da Pietro Bagnara – Afilm by Pietro Bagnara

Il 4 maggio alle ore 16.45, presso il cinema Modena a Trento, ci sarà la prima del documentario “Il sentiero invisibile” del regista Pietro Bagnara, nell’ambito del Trento FilmFestival 2023. Sarà un’occasione per incontrarci e condividere questa splendida esperienza che ha visto protagonisti la giovane violoncellista di grande talento Eleonora Mascia, la guida alpina Massimo Faletti e alcuni ospiti e operatori del CTS (Centro Trentino di Solidarietà).

Un film intenso, emozionante e ricco di spunti umani e sociali.

On May 4th at 4.45 pm, at the Modena cinema in Trento, there will be the premiere of the documentary “Il sentiero invisibile” by director Pietro Bagnara, as part of the Trento FilmFestival 2023. It will be an opportunity to meet and share this wonderful experience that saw the protagonists the young cellist of great talent Eleonora Mascia, the mountainguide Massimo Faletti and some guests and operators of the CTS (Trentino Solidarity Center). An intense, exciting film full of human and social topics.

Due storie diverse e un unico palcoscenico: la montagna.

Immaginiamo i prati, i boschi, i torrenti e le pareti delle montagne come una grande cassa di risonanza per le emozioni, le incertezze e le passioni che ci spingono a cercare dentro noi stessi le motivazioni per andare avanti e per meglio comprendere noi stessi. Non importa cosa troveremo o chi incontreremo. È importante andare avanti in equilibrio e farlo empaticamente con gli altri, con la montagna e la natura. Queste due storie hanno origini e sviluppi molto diversi tra loro ma la ricerca e le intenzioni spesso le accomunano con una naturalezza che lascia spiazzati nonostante le diversità. Il finale sarà l’anello di congiunzione degli eventi narrati.

Riccardo e Antonella vivono per la musica. Entrambi insegnano al conservatorio e hanno mille progetti musicali che in questi tempi difficili fanno fatica a decollare. Hanno una figlia, Eleonora che ha 17 anni e un talento meraviglioso per il violoncello. Ogni volta che possono vanno a rifugiarsi sull’Appennino Ligure, a Pannesi, dove hanno una casa in mezzo ai boschi. Qui provano all’aperto le loro partiture e fanno lunghe passeggiate. Ma Eleonora deve prepararsi ad un evento che la porterà al festival Musica sulle Apuane e che forse cambierà la sua vita.

Massimo è una guida alpina. Da poco ha iniziato un percorso di collaborazione con una comunità terapeutica residenziale, la Casa di Giano a Santa Massenza in Trentino. Con lui alcuni ospiti e operatori della comunità proveranno a arrampicare sui blocchi e poi sulle vie lunghe di qualche parete in Trentino. I suoi compagni di viaggio sono persone con alle spalle storie di tossicodipendenza e dipendenza dall’alcol che cercano a fatica di costruirsi un futuro nel quale possano camminare con le proprie gambe.

Two different stories and a single stage: the mountain. We imagine the meadows, thewoods, the streams and the mountain walls as a great sounding board for the emotions,the uncertainties and the passions that push us to seek within ourselves the motivations to move forward and to better understand ourselves. It doesn’t matter what wefind orwho we meet. It is important to move forward in balance and do it empathically withothers, with the mountains and nature. These two stories have very different origins anddevelopments, but the research and intentions often unite them with a naturalness thatleaves one displaced despite the differences. The finale will be the connecting link of theevents narrated. Riccardo and Antonella live for music. Both teach at the conservatory and have a thousand musical projects that are struggling to take off in these difficult times. They have a daughter, Eleonora who is 17 and has a wonderful talent for the cello. Whenever they can, they take refuge in the Ligurian Apennines, in Pannesi, where they have a house in the middle of the woods. Here they rehearse their scores outdoors and take long walks. But Eleonora has to prepare for an event that will take her to the MusicFestival in the Apuan Alps and that perhaps will change her life. Massimo is a mountainguide. He has recently begun a collaboration process with a residential therapeutic community, the Casa di Giano in Santa Massenza in Trentino. With him some guests and community operators will try to climb the boulders and then the long routes of some walls in Trentino. His travel companions are people with a history of drug addiction and alcohol addiction who are struggling to build a future in which they can walk on their own legs.