Stress. Limite o risorsa per il nostro funzionamento?

“Lo stress viene da dentro; è la tua reazione alle circostanze, non le circostanze stesse.”

Brian Tracy

Lo stress è la risposta di adattamento che il nostro organismo produce ad uno stimolo che può arrivare sia dall’interno che dall’esterno, ciò attiva vari sistemi fisiologici, quello endocrino, il sistema nervoso autonomo e il sistema immunitario che a cascata producono delle modificazioni psichiche e fisiche con l’obiettivo di riportare equilibrio nel nostro organismo.

Possiamo dire che in realtà lo stress sia una risposta fisiologica, secondo uno dei maggiori studiosi dell’argomento, Hans Selye, medico austriaco, lo definì come “sindrome generale di adattamento” ovvero una risposta aspecifica dell’organismo ad ogni richiesta effettuata ad esso. La risposta agli stimoli (stressor) esterni ed interni è funzionale alla sopravvivenza dell’individuo.

La risposta allo stimolo si compone di tre fasi contraddistinte:

1. fase di allarme – in questa fase a seguito di uno stimolo attivante c’è un’attivazione generale a livello fisiologico. Il sistema nervoso autonomo emana un segnale in grado di produrre l’aumento di adrenalina e noradrenalina, che permettono all’organismo di fronteggiare la situazione negativa;
2. Fase di resistenza – l’organismo cerca di adattarsi alla situazione, andando verso una normalizzazione dei meccanismi fisiologici attivati nella prima fase. Tuttavia l’organismo lavora ancora per ritornare ad uno stato di equilibrio;
3. Fase dell’esaurimento – l’organismo in questa fase non è più in grado di difendersi ed adattarsi. A lungo andare compaiono i malesseri fisici e psichici, quindi variazioni anti-adattive allo stessor – parliamo di distress in questa fase.

Non si deve però considerare lo stress come completamente negativo, infatti esso può fungere da spinta poiché attiva un meccanismo d’azione per far attivare la persona e farle raggiungere un certo obiettivo, lo stress in questo caso è positivo e lo si definisce eustress.

Ognuno di noi ha un suo modo specifico di affrontare gli eventi stressanti, questo dipende da vari fattori tra cui il sistema di pensiero personale e l’ambiente in cui è inserito ad esempio. A situazioni che possono sembrarci poco stimolanti altre persone possono avere risposte intense e particolarmente destabilizzanti, è importante non giudicare le reazioni altrui.

Lo stress può avere svariati effetti negativi se protratto per un lungo periodo, a livello fisico può manifestarsi tachicardia, vertigini, dolori muscolari, problemi a livello gastrico e serramento mandibolare; a livello psichico invece è frequente la comparsa di depressione, apatia, stanchezza, difficoltà di concentrazione, deficit di memoria e ansia; infine stress prolungato può avere effetti e manifestazioni anche a livello comportamentale come ad esempio aumento del ritmo dell’eloquio, fame eccessiva, iperattività, insonnia o sonnolenza frequente, respirazione accelerata, diminuzione del desiderio sessuale a causa della diminuzione da parte del corpo della produzione di ormoni sessuali a favore di altri più indicati per rispondere allo stimolo (ES: adrenalina, cortisolo).

Per combattere lo stress è necessario praticare il rilassamento, quindi riposarsi sia a livello fisico che mentale e si può ottenere questo risultato utilizzando varie tecniche, tra queste possiamo individuare il training autogeno o la meditazione mindfulness.

Un altro aiuto alla riduzione dello stress deriva dalla pratica regolare di esercizio fisico poiché favorisce la produzione di endorfine. Provate a praticare anche solo 20 minuti di camminata quotidianamente per avere dei benefici più duraturi nell’arco della giornata.

Importanti per conservare il proprio benessere psicologico sono le relazioni sociali, infatti trovare dei momenti di condivisione con altre persone ha un effetto anti – stress sul nostro organismo e ci permette di trovare nuovamente il nostro equilibrio.

Voi quali strategie utilizzate per combattere lo stress? Condividete le vostre esperienze nei commenti!

Tania Morelli

Nata a Trento nel 1990, dopo la laurea in Studi Internazionali ha scelto di modificare il proprio percorso e si è avvicinata alla psicologia. Durante un periodo in cui ha vissuto in Germania si è interessata all’integrazione degli italiani nel Paese, argomento della sua tesi di laurea con la quale si è laureata in Psicologia clinica presso l’Università degli Studi di Torino nel 2017. L’interesse per la giurisprudenza l’ha portata a concludere un Master in Psicologia Giuridica presso l’ITAT di Torino e dal 2019 collabora con il Tribunale di Trento come consulente psicologo. Tania è specializzanda in psicoterapia dinamica integrata presso il Centro Psicologia Dinamica di Padova.

Si è avvicinata al mondo delle dipendenze grazie al tirocinio post lauream ed attualmente lavora presso la Comunità Terapeutica la Casa di Giano