Quand’ero bambino, erano la luce dell’albero di Natale, la musica della messa di mezzanotte, la dolcezza dei sorrisi a far risplendere il regalo di Natale che ricevevo.
(Antoine de Saint-Exupéry)
Nell’immaginario comune il periodo natalizio è dipinto come un momento incantato, dove tutti si è più buoni, più altruisti e più vicini alla famiglia, come se tutto fosse avvolto da uno spirito magico. Siamo giunti al Natale 2020, un Natale particolare nel quale saremo tutti un po’ più distanti fisicamente. Nelle strade la classica magia del Natale non si è respirata molto, in bilico tra incertezze e paure queste ultime settimane hanno probabilmente aumentato i nostri livelli di stress. Quindi il Natale non è sempre e indistintamente per tutti un periodo gioioso e magico?
Dagli anni’80 si parla di disturbi affettivi stagionali (SAD), disturbo attualmente inserito nel DSM V, che è caratterizzato da episodi depressivi importanti solitamente con esordio nell’autunno – inverno, periodo in cui diminuiscono le ore di luce e la produzione di Serotonina (l’ormone del buonumore).
La depressione natalizia o Christmas Blues è una tristezza che insorge a ridosso del periodo festivo ed è direttamente collegata ad esso. Perché? Si è notato che questo periodo comporta per le persone un impiego di risorse notevole tra convenzioni sociali, ritmi frenetici, ansia per la ricerca del regalo perfetto o per organizzare il pranzo di Natale, tutto ciò porta ad ansia, insonnia, crisi di pianto, scarsa motivazione e perdita di interesse (anedonia).
Possono esserci vari fattori che vanno ad innescare questo tipo di tristezza:
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i ricordi di vacanze passate, magari alle quali si associano eventi spiacevoli, con i quali stride l’atmosfera allegra che ci circonda;
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con il finire dell’anno si tirano le somme di ciò che si portato a termine e dei propri progressi, l’insoddisfazione si può riflettere sul come ci sentiamo, potremmo quindi sentirci persi rispetto al punto dove ci troviamo per raggiungere i nostri obiettivi;
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perdite recenti (separazioni, divorzi, lutti…) o passate;
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preparazioni di pranzi e cenoni con il timore di deludere i parenti o essere criticati, oppure di dover sostenere delle spese extra va ad aumentare i livelli di stress;
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il cambio di stagione, con la riduzione delle ore di luce e la conseguente diminuzione di produzione di Serotonina;
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convenzioni sociali e riunioni di famiglia o al contrario la solitudine, il non avere qualcuno con cui condividere queste festività.
Come affrontare questa sensazione?
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Restare nel qui ed ora, concentrandosi sul presente, su ciò che c’è attorno a noi piuttosto a che a ciò che è stato perso;
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Creare nuove tradizioni se quelle vecchie ti rattristano, non esistono delle regole rigide per come ognuno di noi deve passare le festività e se restare nel luogo in cui vivi è troppo difficile, puoi andare in un posto dove non hai ricordi e dedicare del tempo a te (film consigliato: L’amore non va in vacanza);
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Prendersi del tempo per sé in mezzo ai ritmi frenetici delle festività, dedicandosi ad attività piacevoli;
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Restare in contatto con le proprie emozioni ed accoglierle, non è obbligatorio mostrarsi sempre felici e gioiosi, anzi questo ci richiede uno sforzo che aumenterà ulteriormente il nostro livello di stress.
Solitamente questo tipo di depressione tende ad affievolirsi e scomparire con il termine delle festività con il ritorno alla vita “normale”, è importante dare importanza alle proprie emozioni e se non dovesse diminuire sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per riceve un aiuto appropriato.
Buon Natale a tutti
Tania Morelli
Nata a Trento nel 1990, dopo la laurea in Studi Internazionali ha scelto di modificare il proprio percorso e si è avvicinata alla psicologia. Durante un periodo in cui ha vissuto in Germania si è interessata all’integrazione degli italiani nel Paese, argomento della sua tesi di laurea con la quale si è laureata in Psicologia clinica presso l’Università degli Studi di Torino nel 2017. L’interesse per la giurisprudenza l’ha portata a concludere un Master in Psicologia Giuridica presso l’ITAT di Torino e dal 2019 collabora con il Tribunale di Trento come consulente psicologo. Tania è specializzanda in psicoterapia dinamica integrata presso il Centro Psicologia Dinamica di Padova.
Si è avvicinata al mondo delle dipendenze grazie al tirocinio post lauream ed attualmente lavora presso la Comunità Terapeutica la Casa di Giano.
2 Commenti. Nuovo commento
Un tema di attualità quello della depressione purtroppo anche nel periodo delle festività natalizie. Confermo che anche per me ci sono stati Natali malinconici nel ripercorrere l’anno che si sta concludendo. Stessa cosa mi succede anche il giorno del compleanno. E l’antidoto che ho scelto è quello di occuparmi il più possibile per non pensare che un anno è passato. E stranamente però il giorno dopo non ci si pensa più e si festeggia.
Grazie Mariabruna per la condivisione.