La Casa di Giano è una struttura composta di alcuni caseggiati e un’ampia campagna che guarda dall’alto l’immediato e breve entroterra del lago di Santa Massenza, prima che lo sguardo prosegua lungo l’antica e stretta stradina che sale verso l’abitato di Fraveggio. La Casa di Giano è una comunità terapeutica che fa capo al Centro Trentino di Solidarietà e si occupa del recupero e del reinserimento lavorativo di persone con dipendenze derivanti all’uso di sostanze, da alcol e con problemi di ludopatia.
“Il nostro intervento terapeutico e formativo – spiega il presidente del CTS Marco Pederzolli -si basa anche sul determinante contributo dell’agricoltura e in generale su attività all’aria aperta e a stretto contatto con l’ambiente naturale”.
Fra le diverse attività seguite dagli ospiti attraverso il coordinamento del responsabile del settore Stefano Pedrotti troviamo innanzitutto la coltivazione delle olive. Alcune decine di piante secolari e alcuni soggetti giovani piantati negli ultimi anni assicurano un prodotto per l’autoconsumo della comunità. Il prodotto e le confezioni, abbellite da un’etichetta molto rappresentativa, fanno tesoro di una zona di produzione caratterizzata dall’olivo “più a nord del mondo” e non a caso il nome utilizzato è “Stremo”, ad indicare una coltivazione che arriva al limite climatico e quindi allo stremo delle forze.
Un’altra filiera simbolo di questo progetto terapeutico è rappresentata dalla coltivazione del frumento per la produzione del pane quotidiano.
L’esperienza è stata resa possibile grazie alla collaborazione agronomica del tecnico della FEM Marino Grobber, del collega Enzo Mescalchin, ora in pensione, e grazie al supporto formativo per la preparazione del pane di Alodo Tecchiolli, titolare dell’omonimo panificio della Valle di Cavedine, impegnato da anni nel recupero delle coltivazioni ceralicole locali.
Un grande orto e la serra adiacente assicurano a tutto il complesso terapeutico gli ortaggi per diversi mesi nel corso dell’anno, data appunto la generosità climatica della zona. L’attività orticola, che si concentra anche sulla valorizzazione del Broccolo di Santa Massenza, si avvale della collaborazione di Ferruccio Margoni, orticoltore ed esperto del settore che opera nel vicino paese di Vezzano.
Sui terreni della comunità troviamo poi un piccolo apiario che rappresenta anch’esso un significativo scrigno di apprendimenti, grazie alla collaborazione di Maurizio De Giuli e del figlio Martino, entrambi esperti apicoltori.
La campagna della Casa di Giano si caratterizza poi per la coltivazione di un ampio vigneto di Chardonnay base spumante, le cui uve vengono conferite alla Cantina di Toblino e alle Cantine Ferrari per la produzione di un Metodo classico di alta qualità.